Finanziamento

Il progetto TIAMO (“Tecnologie Iot per l’Ambiente MarinO”), nel seguito descritto, è stato co-finanziato attraverso il Programma Operativo Regionale 2014 – 2020 Obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” Asse 1 “Ricerca e Innovazione (OT1)” Azione 1.2.4 Bando “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo per le imprese aggregate ai Poli di ricerca ed innovazione”.

Descrizione del progetto

Il progetto TIAMO vuole fornire una risposta alla necessità di una distribuzione in tempo reale, a basso costo e consumo, dei dati raccolti in-situ a fini previsionali, modellistici, di sicurezza per la navigazione all’interno di aree con delimitazioni in atto e alla disponibilità di servizi innovativi rivolti alla cittadinanza e agli enti preposti per quanto concerne la qualità delle acque e la presenza di natanti in zone costiere.

Ad oggi, infatti, le piattaforme dedicate all’osservazione degli oceani, sia mobili che fisse, hanno la capacità di distribuire il dato non appena acquisito usando sistemi radio e cellulari solo nel caso in cui si trovino o siano posizionati vicino a costa; altrimenti l’unica possibilità consiste nell’utilizzo di comunicazioni satellitari che sono costose, con banda limitata e necessitano di uno dispendio di energia non trascurabile per piattaforme con limitate capacità di autonomia.

L’obiettivo principale del progetto è dunque consistito nello studio e nello sviluppo di una piattaforma IoT (Internet of Things) costituita da sistemi hardware intelligenti, convenienti, a basso consumo e ridotto impatto ambientale (nodi di misura e gateway) e soluzioni software basate sulla tecnologia LPWAN allo scopo di costruire una infrastruttura robusta per la trasmissione dati a lungo raggio su tratta marina. Tale piattaforma è estremamente innovativa in quanto l’impiego di tecniche LPWAN e reti IoT per applicazioni marino-marittime non è, ad oggi, stato dimostrato per scenari applicativi di monitoraggio ambientale marino.

Le conoscenze ottenute attraverso tale progetto potranno inoltre essere impiegate in altri ambiti, quali ad esempio, la gestione delle emergenze, grazie alla capacità dei nodi di misura di essere connessi tra loro e a reti esterne (tramite gateway) con una richiesta di banda limitata e la possibilità di inviare allarmi tempestivamente, non appena viene riscontrata una anomalia. Il concetto della piattaforma IoT proposta, opportunamente adattato per la parte sensoristica, potrebbe essere impiegato per inviare un allarme in caso di focolai di incendi, o qualora si rilevi un principio di smottamento, frana o valanga, ad esempio.

Le aziende coinvolte hanno realizzato un progetto complesso di sviluppo tecnologico che ha compreso una parte di ricerca industriale ed una di sviluppo sperimentale funzionale principalmente al macro-settore delle tecnologie del mare della Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Liguria. Il progetto ha previsto la collaborazione delle aziende con il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova e con l’Università di Genova attraverso la stipula di specifici accordi di collaborazione.

Consorzio

Sitem è stata l’impresa capofila di un ATS che ha coinvolto anche le aziende Gruppo SIGLA, Techcom e FAB Crea.