La sfida
Il sistema in oggetto si inserisce nel contesto delle prove di resistenza al fuoco in ambito navale di divisioni di classe “A”, “B” ed ”F” (ponti, paratie, soffittature, porte, finestrini, serrande, dispositivi per il passaggio di cavi elettrici e dispositivi per l’attraversamento di divisioni). In particolare, si deve fare riferimento alle norme IMO FTP Code 2010, Parte 3 e IMO Resolution A.754(18).
La soluzione
Il campione viene esposto ad una fonte di calore sul lato predeterminato in funzione della reale applicazione grazie al posizionamento su una apposita fornace che può essere orientata in verticale oppure in orizzontale in funzione della tipologia di campione. L’incremento di temperatura a cui è sottoposto il campione segue una prefissata legge definita dalla norma di riferimento.
Poichè la durata della prova può essere particolarmente lunga (dai 30 ai 60 minuti in funzione della classe richiesta), si è scelto di automatizzare la lettura di deformazione utilizzando una “gimbal” motorizzata su cui è montato un distanziometro laser. Il sistema è posto ad una distanza nota dal campione.
Un programma, appositamente realizzato in NI LabVIEW, consente quindi di controllare la “gimbal” via ethernet e di effettuare la taratura del sistema con il campione ancora non riscaldato, acquisendo le distanze su una griglia di punti predefinita dall’operatore. Durante la prova, il programma scandisce periodicamente il medesimo insieme di punti acquisendo le nuove misure di distanza ed ottenendo quindi, per differenza, le misure di deformazione.
Il programma, qualora la lettura dal distanziometro fallisse (per esempio per presenza di fumo troppo denso), ripete l’acquisizione sino al successo.